Da molti anni faccio questo mestiere.
Cioè penso, viaggio, fotografo e scrivo.
L’ho fatto con passione per molti supporti diversi (come si dice al giorno d’oggi): libri, giornali,
riviste, radio e televisione. Ma l’idea è sempre quella: cercare di capire un luogo, superare quando
possibile le frasi fatte e gli stereotipi. Poi raccontarlo al meglio.
E’ un mestiere molto bello e interessante, quindi. Che ti costringe a studiare, approfondire, soprattutto
a viaggiare lasciando a casa i paraocchi.
Le mie passioni sono molto diverse tra loro, e si sono alternate con il trascorrere degli anni.
Le grotte e le montagne sono venute per prime, seguite e accompagnate dal camminare lungo le grandi vie
e dalla passione per i sotterranei delle città e della storia. A fianco a questi temi,
nella mia vita professionale è entrato un po’ di tutto, e di molti argomenti a volte strani sono divenuto
giocoforza un esperto. Ma saltare dai parchi del Borneo allo scavo del tunnel sotto la Manica,
dalle chiese rupestri della Murgia ai templari e al Canale del Nicaragua credo mi aiuti a continuare
ad appassionarmi, un giorno dopo l’altro. Il che non è certo poco.